Strategia Open Government Data della Città di Lugano

Contesto

La Strategia Open Government Data della Città di Lugano trova origine nelle Linee di sviluppo 2018-2028 in quanto sottolineano la necessità di disporre di un’amministrazione efficiente e digitalizzata, inserendola quale condizione quadro, imprescindibile per il raggiungimento degli obiettivi strategici che il Municipio si è prefissato.

L’Amministrazione già da tempo ha avviato svariati progetti e implementato soluzioni che vanno in direzione “dati pubblici aperti”, tuttavia, considerata l’importanza di questa trasformazione, le risorse umane e finanziarie che impiegherà e l’impatto che essa avrà sull’organizzazione, sui processi interni e sui servizi rivolti agli utenti, si è reso necessario redigere un documento di strategia che definisse i principi fondanti, gli obiettivi e le iniziative associate alla visione “Dati pubblici aperti” (Open Government Data, OGD). Questo documento serve in particolare a una definizione equilibrata e sostenibile delle priorità e del piano di azione per la legislatura 2021-2025.

Nell’era digitale, i dati sono una risorsa fondamentale per una società prospera e partecipativa, per un’economia competitiva e sostenibile, per la protezione dell’ambiente e del clima, per il progresso scientifico e per l’agire innovativo delle istituzioni moderni. La capacità di utilizzare, collegare, analizzare e interpretare i dati in modo responsabile e autodeterminato è anche la base per l’innovazione tecnologica, per la creazione di nuove conoscenze, per uno sviluppo economico sostenibile, in particolare per quanto riguarda l’economia urbana e la coesione sociale.

Queste opportunità sono inseparabili dai principi di una gestione responsabile dei potenziali e dei rischi legati allo sviluppo continuo delle tecnologie capaci di generare, raccogliere e analizzare enormi quantità dei dati. Quindi è importante cogliere le nuove opportunità e allo stesso tempo difendere i nostri valori fondamentali, diritti e libertà nella nostra società. L’innovazione e l’offerta di servizi basati sui dati devono comunque garantire il mantenimento degli alti standard di protezione dei dati personali tipici del nostro Paese.

In conclusione, la “Strategia OGD della Città di Lugano” non deve essere solo un traino importante dell’innovazione basata sui dati, ma anche un elemento fondamentale di una visione condivisa della nuova era dei dati. Infatti, garantire l’accesso giustificato e migliorare la valorizzazione dei dati a vantaggio di molti e proteggere i diritti e i dati personali di ogni individuo non sono una contraddizione, ma due elementi inseparabile di questa strategia.

Definizione OGD

  • L’espressione «open government data» unisce il concetto di «open government» (Governo aperto) quale linea guida dell’intervento statale a quelli di «open data» (dati aperti) e «government data» (dati pubblici).
  • Con “Open Government Data” (OGD) si intendono dati generati o commissionati dal settore pubblico che vengono resi disponibili verso il pubblico, nella misura consentita dalla legge.
  • Tali dati sono messi a disposizione in forma strutturata e leggibile elettronicamente (p.e. da software commerciali) in modo da poter essere visualizzati, ricercati, filtrati, preparati, aggiornati e ulteriormente elaborati da utilizzatori esterni.
  • A livello teorico vale il principio “open data by default” (principio di trasparenza dell’amministrazione pubblica), ossia tutti i dati prodotti dal settore pubblico ricadono sotto la categoria OGD, a meno di restrizioni previste dalla legge (p.es. privacy, brevetti, segreti commerciali ecc.). Nella prassi, con “open” si intende in larga parte anche “gratis” (le modalità in cui i dati vengono messi a disposizione – incluso un eventuale modello tariffario – vengono in ogni caso definite dai rispettivi attori del settore pubblico).
Definizione tecnica

Dati: il termine è inteso in senso lato. I dati sono unità isolate o isolabili che possono essere trattate e analizzate elettronicamente. Sono ad esempio dati prodotti per un preciso scopo (ad es. statistiche, dati finanziari, registri) o misurazioni (ad es. dati meteorologici, geodati, informazioni sul traffico), ma anche altre informazioni che possono essere trattate come dati, quali elenchi (ad es. premi di cassa malati, sostanze vietate, beni di cui non è consentita l’esportazione), testi strutturati o non strutturati (ad es. cataloghi di archivi o biblioteche, testi giuridici) o produzioni multimediali, come immagini, documenti audiovisivi digitali, inclusi i rispettivi metadati.Dati pubblici (government data): con questa espressione si definiscono i dati in base alla loro origine funzionale. Produttori e proprietari sono autorità di tutti i poteri statali e i livelli istituzionali, aziende parastatali e terzi o privati, che svolgono compiti statali. In breve, i dati pubblici sono tutti quelli prodotti, rilevati o raccolti durante lo svolgimento di un compito statale. Anche i dati di istituzioni della memoria (musei, archivi, biblioteche). Non sono invece dati pubblici quelli scaturiti dalla ricerca finanziata con fondi statali, che però in linea di principio possono essere trattati anche come dati aperti.

Dati aperti (open data): sono i dati che possono essere utilizzati, trattati, analizzati e trasmessi liberamente, senza sostanziali limitazioni giuridiche, finanziarie o tecniche. Dal punto di vista giuridico, devono esserne garantiti la fruizione e il trattamento successivo a titolo gratuito; il criterio dell’accessibilità tecnica ribadisce che i dati devono poter essere trattati elettronicamente. La pubblicazione di dati aperti deve comunque rispettare le disposizioni sulla protezione dei dati, sulla protezione delle informazioni e sui diritti d’autore e il segreto professionale.

Dati (aperti) collegati (linked [open] data): si tratta nello specifico di dati resi liberamente accessibili in un formato che ne consente il trattamento e il collegamento diretti. È una caratteristica essenziale che distingue i dati semplicemente disponibili da quelli aperti. Si tratta di una soluzione tecnica e organizzativa che rende possibile la fruizione dei dati oltre i limiti organizzativi e sistemici e di un elemento centrale dell’incremento dell’efficienza e quindi anche della riduzione degli oneri burocratici.

Dati come infrastruttura: questa espressione significa che i dati vanno intesi come componente della dotazione di base per il buon funzionamento della società, della politica e dell’economia. In qualità di bene non competitivo (cioè il cui consumo da parte di una persona non limita quello degli altri), i dati vengono utilizzati come input per i più svariati scopi e possono quindi essere il mezzo comune per raggiungere molti scopi.

Principi

La Città di Lugano sviluppa e realizza la sua strategia sui dati, il cui scopo è:

  • rafforzare in modo notevole la disponibilità e l’utilizzo responsabile dei dati da parte delle persone e istituzioni nella società civile, nell’economia, nel mondo scientifico e nell’amministrazione pubblica;
  • impedire la creazione dei nuovi monopoli sui dati;
  • promuovere una partecipazione equa di tutti;
  • contrastare costantemente l’abuso dei dati.

L’uso responsabile dei dati presuppone un alto livello di sicurezza informatica, il rispetto conseguente del quadro giuridico rilevante e che tutti gli attori coinvolti assumano le proprie responsabilità.

Ci impegniamo per creare un futuro digitale di cui la società possa fidarsi, con l’obiettivo che le persone siano protette da misure tecniche e che siano formate sufficientemente, al fine di agire in modo autodeterminato, competente, indipendente e sicuro.

L’accesso ai dati diventa così un elemento fondamentale per la capacità di innovare e di competere, oltre che per la nostra sovranità digitale; caratteristiche sempre più cruciali nell’odierna società globalizzata.

Il trattamento responsabile dei dati è inseparabile dal contesto di una cultura aperta dell’innovazione. Così come i dati dovrebbero stare nei “silos” il meno possibile, anche il lavoro con i dati dovrebbe avvenire nei “silos” il meno possibile. Dunque, si tratta anche di una cultura dei dati, realizzata con metodi collaborativi e cooperativi, orientata al bene comune, e che promuove il riuso e la trasparenza dei dati, con l’utilizzo di processi agili e di sperimentazione.

Nella sua strategia, pertanto, la Città non si rivolge solo alla società, all’economia e alla scienza, ma anche e soprattutto alla società civile. In questo senso, l’Amministrazione cittadina vuole essere il pioniere di un maggiore utilizzo responsabile dei dati, contribuendo così al raggiungimento degli obiettivi della strategia sia direttamente che indirettamente.

Questa strategia segue un approccio olistico, che punta ad integrare nuove ed innovative metodologie, ma nel rispetto delle varie attività e processi preesistenti, inserendosi quindi in un contesto globale con obiettivi misurabili.

Obiettivi

La strategia sui dati della Città di Lugano si realizza perseguendo i seguenti obiettivi strategici:

  1. a) Migliorare la messa a disposizione dei dati e garantire l’accesso ai dati

Per consentire alla società, all’economia e alla comunità accademica un accesso ai dati responsabile, orientato alle opportunità e privo di barriere, la messa a disposizione dei dati dev’essere migliorata ed ampliata e la loro disponibilità a lungo termine garantita attraverso misure tecniche e legali. L’equilibrio tra una pubblicazione dei dati basata sulla domanda da un lato e spinta dall’offerta dall’altro costituisce un’importante premessa per una condivisione più ampia possibile dei set di dati.

  1. b) Promuovere un uso responsabile dei dati, stimolando il potenziale di innovazione

Consentire alla società, alle imprese e alla comunità scientifica di aumentare l’impiego e la condivisione dei dati in modo responsabile e sostenibile, prevenendo allo stesso tempo l’abuso nel loro utilizzo.

  1. c) Aumentare le competenze relative e instaurare la cultura dei dati

Consentire a quanti più attori possibili della società (persone, aziende, istituzioni scientifiche, organizzazioni della società civile, …) di utilizzare i dati in modo efficace, responsabile e condiviso.

  1. d) Rendere la Città un pioniere in questa materia

Il Municipio vuole rendere l’Amministrazione cittadina un pioniere e forza trainante dell’aumento dell’utilizzo efficace e responsabile e della messa a disposizione dei dati; diventando così un modello d’innovazione anche per le altre realtà amministrative.